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martedì 31 maggio 2011

Risultati amministrative

Risultati nei principali comuni.

Centrosinistra:
Milano (Pisapia 55,11%)
Napoli (De Magistris 65,37%)
Cagliari (Zedda 59,42%)
Torino (Fassino 57%)
Bologna (Merola 50,5)
Trieste (Cosolini 57,51%)
Novara (Ballarè 52,91%)
Rimini (Gnassi 53,43%)
 Grosseto (Bonifazi 57,27%)
 Crotone (Vallone 59,41%)
Pordenone (Pedrotti 59,64%)

Anche se conta ben poco dal punto di vista numerico, il centrodestra è riuscito a perdere anche Arcore.


Centrodestra:
Varese (Fontana 53,89%)
Cosenza (Occhiuto 53,31%)
Rovigo (Piva 51,02%)
 Inglesias (Perseu 52,48)


Beh, che dire … in vista di questi risultati mi sembra che un bel pareggio ci sia tutto.


Grande Benigni!!!

sabato 28 maggio 2011

Indignatos: dagli sgomberi di Barcellona alle proteste in Grecia

Verso le sette di ieri mattina, in piazza Catalunya di Barcellona, sono stati sgombrati con la forza circa duecento Indignatos.
La motivazione ufficiale era quella di allontanare i manifestanti in modo da poter pulire la piazza in vista della finale di Champions tra Barcellona e Manchester United. In pratica la  polizia ha disperso gli Indignatos a colpi di manganello, il tutto sotto gli occhi di giornalisti e telecamere.
Hanno fatto proprio una bella figura …
Tra le altre cose è stata distrutta la tenda della commissione e sequestrato tutto il materiale al suo interno, tra cui, stampanti, modem, computer, striscioni, manifesti, ecc.  
Qualche ora più tardi la piazza è stata comunque rioccupata pacificamente e la gente si sta organizzando per ricostruire le infrastrutture.




Intanto la protesta degli Indignati si sta diffondendo anche in Grecia.
Nella giornata di ieri (secondo giorno consecutivo), migliaia di persone si sono riunite in piazza Syntagma di Atene per protestare contro la politica di austerità del governo.


Seguendo la pagina facebook “Italian Revolution”, presto anche le nostre piazze si faranno sentire. Speriamo.

mercoledì 25 maggio 2011

Fukushima: fuso il nocciolo nei reattori n°2 e 3

Bollettino da Fukushima N°9


Era tutto sotto controllo, dicevano nei giorni successivi al disastro in Giappone, riferendosi alle condizioni della centrale nucleare di Fukushima. Con il passare del tempo, ci si è resi ben presto conto della gravità della situazione che ha portato alla fusione del combustibile nel reattore n°1.
Purtroppo la situazione è peggiorata ulteriormente.
La TEPCO da poche ore ha annunciato la fusione del combustibile anche nei reattori n°2 e 3.
Dopo la fusione, le condizione del reattore n°1 sono assolutamente critiche. Il livello delle radiazioni è alle stelle, si parla di circa 200 Sievert all’ora.
Ricordiamo che 4 Sievert assorbiti in una settimana da una persona causano la morte nel 50% dei casi, mentre 6 Sievert la sopravvivenza è improbabile.
200 Sievert? Fate voi …

martedì 24 maggio 2011

Il contagio della Spagna

In Spagna Antòn Losada, professore di Scienze politiche, ha promosso una campagna dal titolo “Sinpreguntasnocobertura”, vale a dire "senzadomandenientecopertura".
Lo scopo di tale iniziativa è quello di eliminare una volta per tutte le odiate conferenze stampa senza domande dei politici. Vi ricorda qualcosa?
Al momento hanno aderito circa 8.500 giornalisti, compresi quelli delle testate più importanti come El Mundo, per protestare contro questo sistema, tra parentesi, simile (per non dire uguale) a quello italiano.
Nel frattempo gli Indignatos continuano a protestare contro il sistema politico del paese.
“Non ci rappresentano” continuano a ripetere dalle piazze.
Molto probabilmente andranno avanti fino a sabato prossimo, anche se non è da escludere un eventuale sgombero da parte della polizia nei prossimi giorni. Staremo a vedere.
In Italia, almeno seguendo il gruppo facebook “Italian Revolution”, nato in seguito agli avvenimenti in Spagna, ci si rende facilmente conto del clima “frizzante” che serpeggia anche nel nostro paese.
Manifestazione a Piazza del Duomo
Il numero dei partecipanti aumenta di giorno in giorno, mentre si moltiplicano a vista d’occhio le città che aderiscono alle varie iniziative che porteranno (si spera) nei prossimi giorni a incontri, manifestazioni e alla realizzazione di accampamenti nelle principali piazze del paese.
I presupposti per organizzare qualcosa di serio anche in Italia ci sono tutti. L’importante è non perdersi per strada.



 Italian Revolution Map: http://www.ikimap.com/map/XCYF  

sabato 21 maggio 2011

L'indignazione della Spagna si espande a macchia d'olio in Europa.

A partire dal 15 Maggio in Spagna, da cui prende il nome “Movimento 15-M”, esattamente nella Piazza Puerta del Sol di Madrid, migliaia di spagnoli di tutte le età hanno deciso di accamparsi stabilmente per manifestare in difesa dei propri diritti di cittadini contro il fallimento dell’attuale sistema politico.
Nel giro di poco tempo, le manifestazioni si sono moltiplicate nel resto delle piazze del paese come ad esempio a Plaza Catalunya a Barcellona, ma anche a Siviglia, Valencia, Saragozza e in molte altre città.
Sono gli Indignatos.
Cittadini che protestano non perché di sinistra, destra o centro, ma per il fatto di essere stufi della condizione in cui versa il paese. Infatti tra le principali accuse mosse dai manifestanti vi è la collusione tra politici e banchieri, alto tasso di disoccupazione, corruzione politica, bipartitismo malato tra Psoe e Pp.
Giovedì la Commissione elettorale centrale ha imposto il divieto di manifestare nella giornata di sabato e domenica, in vista delle elezioni amministrative. Divieto che molto probabilmente non verrà rispettato, dal momento che 25 mila persone, a Puerta del Sol, hanno accolto la mezzanotte di oggi con un grido silenzioso, mentre un portavoce di “Democracia Real Ya (Vera Democrazia Subito), ha fatto sapere che hanno intenzione di restare in piazza fino a domenica.
Piazza Puerta del Sol di Madrid
Nonostante la presenza di moltissimi poliziotti in tenuta antisommossa, probabilmente non ci saranno scontri, anche perché il governo, già in crisi secondo i sondaggi, non ha nessuna intenzione di perdere ulteriori consensi ordinando un intervento contro i manifestanti, tra parentesi sotto le telecamere di mezzo mondo.
Tanto per fare degli esempi, le principali rivendicazione degli Indignatos sono:
- Riforme fiscali che favoriscano i redditi più bassi.
- Riforma delle condizioni di lavoro dei politici: no alle pensioni vitalizie e all’inserimento di concorsi pubblici ad hoc.
- Democrazia partecipativa e diretta, con il funzionamento assembleare su base cittadina mediante nuove tecnologia e quindi la decentralizzazione del potere politico.
- Miglioramento dei rapporti di lavoro, con la fine della precarietà salariale e con un salario minimo aumentato a 1.200 euro.
- Chiusura immediata delle centrali nucleari.
- Riduzione delle spese militari, chiusura delle fabbriche di armi e non intervento in qualsiasi scenario bellico.


Con qualche variante la situazione in Spagna è molto simile a quella di altri paesi occidentali, in primis l’Italia, ed è per questo che gli spagnoli, in questi giorni, stanno assumendo il ruolo di portavoce in Europa di azioni che è necessario prendere contro un sistema politico sempre più distante dai cittadini, affinché torni a svolgere il ruolo di rappresentante nel pieno rispetto e interesse della popolazione.
Italian Revolution
Proprio per questo, a partire dalla Spagna, il malumore e le manifestazioni si stanno diffondendo tramite web in molti altri paesi occidentali e non. Sono infatti previste, da qui a domenica, proteste in molte città come Bruxelles, Parigi, Berlino, Vienna, Edimburgo, Buenos Aires, ecc.
In Italia, centro di tutto è la pagina Facebook “Italian Revolution”,  in collaborazione con gli studenti spagnoli, si stanno organizzando per oggi (Sabato 21 Maggio) manifestazioni in diverse città:
Roma, Piazza di Spagna ore 20.
Milano, Piazza Duomo ore 20.
Firenze, Piazza San Marco ore 18.
Parma, Piazza della Pace ore 20.
Bari, Piazza Ferrarese ore 17.
Perugia, Piazza IV Novembre ore 20.
Torino,  Piazza Castello ore 20.
Palermo, Piazza Maggiore ore 16.
Padova, Prato della Valle ore 18.
Ecc, ecc.

Quello che sta succedendo in Spagna è un chiaro segnale che anche in Europa le cose possono cambiare.



giovedì 19 maggio 2011

Acqua di mare radioattiva

Bollettino da Fukushima N°8.

La concentrazione di materiale radioattivo presente nell’acqua di mare nei pressi del reattore numero 3 è aumentata notevolmente.
La “Tokyo Electric Power Company”, una volta prelevati alcuni campioni di acqua, ha rilevato un livello di 110 Becquerel di Cesio-137 per centimetro cubo di acqua, circa 1.800 volte il limite legale nazionale e 550 volte rispetto il giorno prima dei test.

martedì 17 maggio 2011

Elezioni amministrative...

Milano: Pisapia : 48,0
                Moratti: 41,6

Torino: Fassino : 57,0
              Coppola: 27,0

Bologna: Merola     : 50,5
                 Bernardini: 30,3

Napoli: De Magistris: 26,9
              Lettieri         : 37,5


Era stato chiesto ai milanesi, in vista delle elezioni amministrative, di dare un segnale forte nei confronti di un governo che ha fatto tanto ed è riuscito in una sorta di mission impossible.
Eccovi accontentati.


Reattore n°1: combustibile fuso

Purtroppo è successo.
La TEPCO annuncia che nel reattore n°1 le barre di combustibile sono completamente fuse. La notizia è di poche ore fa, quindi aspettiamo ulteriori conferme.
Nel frattempo nella California del nord è stato riscontrato un aumento del Cesio-134 e Cesio-137 in alcuni campioni di fragole, cavoli ed erba.

lunedì 16 maggio 2011

Fukushima: situazione critica nel reattore n°1

Bollettino da Fukushima N°6.

Altre brutte notizie provenienti dalla centrale nucleare di Fukushima.
 Questa volta a preoccupare è lo stato del reattore n°1, si proprio lui, quello che fino a poco tempo fa era considerato in condizioni migliori.
 L’azienda “Tokyo Electric Power Company” ha annunciato che sono state rilevate nuove perdite d’acqua e che il combustibile sia completamente esposto.
 L’ipotesi più accreditata riguarda la presenza di uno o più fori nella parte inferiore del reattore che avrebbe causato la fuoriuscita di acqua dal recipiente di contenimento.
Dal momento che si tratta di acqua altamente radioattiva, poiché a contatto con il combustibile nucleare, la domanda sorge spontanea. Dove diavolo è finita?
Dagli ultimi aggiornamenti sappiamo che il reattore n°1 supera i 2 Sievert all’ora. Valori troppo alti, considerando che da 2 a 5 Sievert assorbiti da un uomo causano nausea, perdita di capelli ed emorragie; 4 Sievert assorbiti in una settimana causano la morte nel 50% dei casi, mentre 6 Sievert la sopravvivenza è improbabile.
Come se tutto questo non bastasse, nelle ultime ore la TEPCO fa sapere che le condizioni dei reattori n°2 e 3 probabilmente sono analoghe a quelle del n°1.
Alcuni test privati accertano la presenza nel terreno di alte quantità di plutonio, fino ad una distanza di 30 Km dalla centrale di Fukushima, mentre sostanze altamente radioattive sono state rilevate in alcuni quartieri di Tokyo. In particolar modo nei distretti di Koto e Chiyoda sono stati rilevati nel terreno circa 2.000 Becquerel di Cesio radioattivo per chilogrammo (test condotti tra il 10 e il 20 Aprile). Gli esperti fanno sapere che altre aree possono essere oggetto di contaminazione radioattiva.

sabato 14 maggio 2011

Situazione in Uganda e la legge contro i gay

In Uganda, l’ennesima rielezione del Presidente Yoweri Kaguta Museveni, con il 68% dei consensi contro il 26% dell’oppositore Kizza Besigye,  ha suscitato malumori in tutto il paese.
Museveni, in carica dal 29 Gennaio del 1986, fin dalla sua prima elezione politica, data l’elevata percentuale di consensi, venne accusato dai suoi oppositori di brogli elettorali. In alcuni casi, come ad esempio nelle elezioni del 2001, i giudici della Corte Suprema ugandese stabilirono che le elezioni non erano state libere ed eque, ma nonostante tutto decisero di non annullare il risultato. La motivazione ufficiale fu che i presunti brogli elettorali non avrebbero alterato in maniera decisiva la volontà popolare.
Cose da pazzi …
Giovedì 12 Maggio si è svolta una manifestazione di protesta a Kampala contro il rincaro prezzi dei generi alimentari e del carburante. 
Yoweri Kaguta Museveni

Alle proteste ha partecipato lo stesso capo dell'opposizione Besigye appena rientrato dal Kenya, dove era stato costretto a rifugiarsi e curarsi poiché arrestato e malmenato dalla polizia ugandese qualche giorno prima. Besigye, già nel 2006, appena rientrato dall’esilio, venne processato e arrestato per alto tradimento e stupro.
“I tentativi di destabilizzazione saranno battuti” Fa sapere il dittatore.
Nel frattempo, nell’ultimo mese si contano circa nove morti, gente ferita e soprattutto arrestata.
Fatto interessante, nella manifestazione di giovedì la polizia per disperdere i manifestanti ha utilizzato dei getti d’acqua color rosa. I motivi sono essenzialmente due. Prima di tutto il colorante utilizzato è difficile da levare, in questo modo chi ha partecipato alle proteste più essere facilmente identificato.
Non abbiamo dubbi che la gente trovata marchiata con il colorante verrà arrestata.
In secondo luogo il rosa non è un colore scelto a caso, soprattutto se si pensa ai recenti avvenimenti contro i gay.
In questi giorni gli estremisti religiosi in parlamento, approfittando del clima di confusione legato alle proteste nel paese, hanno cercato di far passare inosservata la riproposizione della folle legge contro gli omosessuali.
“Le relazioni gay vanno contro il volere di Dio” Ha detto il Presidente.
Il primo tentativo fallì nel 2009, quando Museveni, minacciato dall’unione internazionale, bloccò la legge.
In Uganda, dove chi è omosessuale rischia fino a quattordici anni di galera, la nuova legge introduce la pena di morte per i gay che hanno precedenti penali, sono HIV positivi o abbiano abusato di minori.
Fortunatamente nella giornata di ieri, venerdì 13 Maggio, la proposta di legge anti gay è stata sospesa in Parlamento, anche se ciò non esclude che i deputati possano riesaminarla alla prossima sessione.
Inoltre durante il mandato di Museveni si è registrato un miglioramento della situazione legata all’HIV.
Il problema è che invece di combatterla con i dovuti mezzi di protezione, come i profilattici tanto per fare un esempio, Museveni si è basato sulla strategia del terrore, rapportando nella maggior parte dei casi l’AIDS a l’omosessualità, ma non solo, infatti oltre ai gay le più penalizzate sono le donne, i bambini e i dissidenti. Risultati ottenuti violando tutti i diritti umani.

Non è un paese per democratici...


L’Italia non è un paese per democratici … e per democratici non intendo i membri del partito del centro sinistra, ma tutti coloro che credono in una serie di principi come ad esempio la libertà di pensiero e di parola.
Ogni cittadino ha il diritto di esprimere la propria opinione e manifestare il proprio dissenso su un determinato argomento. Queste sono le basi di ogni democrazia, in caso contrario dovremmo invece parlare di regime.
Perché dico che l’Italia non è un paese democratico? In altro post ho già affrontato il tema dell’informazione malata, tipica dei regimi, che sta caratterizzando sempre più il nostro paese, inoltre, ultimamente, stiamo assistendo ad una serie crescente di fatti a dir poco allarmanti.
A cosa mi riferisco? Logicamente a tutte quelle persone picchiate e portate via per il semplice fatto di aver espresso il proprio disappunto di fronte ai “potenti”, ovvero ai membri più rappresentativi dell’attuale casta politica.  
Negli ultimi cinque giorni abbiamo assistito a ben due scene di questo tipo.
Il 7 Maggio, un settantenne interrompeva il discorso di B. urlando “Cosa avete fatto per le pensioni?”. Allora, su suo ordine, l’anziano veniva portato via, strattonato, fatto cadere e trascinato violentemente, beccandosi tra le altre cose anche diversi calci.
Due giorni dopo, esattamente il 9 Maggio, giorno dell’udienza per il “processo Mills”, Pietro Palau Giovannetti, presidente di “Avvocati senza frontiere” (organizzazione indipendente da governi e partiti politici, nata con lo scopo di far crescere la legalità e tutelare, in ogni sede giurisdizionale, i diritti delle persone più deboli) dopo aver urlato “Fatti processare”, tra parentesi parole dette qualche minuto dopo il passaggio di B., verrà preso dagli uomini della Digos e portato via a forza, tra lo stupore di tutti i presenti.
La situazione è assolutamente allarmante, soprattutto per la frequenza di questi avvenimenti.
Si sta cercando di instaurare un clima di terrore. Il messaggio è chiaro, “state zitti o sono cazzi vostri”.
 Per non parlare poi di tutte quelle persone a cui è stato proibito di assistere ai discorsi pubblici di determinati esponenti politici, per il semplice fatto di non essere considerati dei sostenitori di queste persone. Quindi in Italia, se una persona di sinistra vuole ascoltare un dibattito di politici di destra, e viceversa, non può assolutamente farlo. O sei a favore o ti vai a fare una passeggiata. Siamo arrivati, o meglio tornati (dipende dai punti di vista), a questo punto.
Scene di questo tipo si vedevano durante il Ventennio Fascista.



venerdì 13 maggio 2011

Aggiornamento dallo Yemen

Le proteste nello Yemen proseguono, mentre il Presidente dittatore Ali Abdullah Shale fa sapere che risponderanno alla sfida con la sfida, rimangiandosi l'offerta di un dialogo costruttivo con le opposizioni.
Intanto nella giornata di oggi il bilancio è di tre manifestanti morti ad Ibb, città a sud-est della capitale Sana'a, e di una decina di feriti a Taez.

lunedì 9 maggio 2011

Fukushima, brutte notizie dal reattore n°3

Bollettino da Fukushima N°4.
E’ stato registrato un forte aumento della temperatura all’interno del reattore n°3. Si è arrivati a circa 151,9 gradi, esattamente quaranta in più rispetto ad una settimana fa.
 Le ipotesi più accreditate in queste ore sono essenzialmente due:
1)  Il calore è dovuto al fatto che al reattore non arriva abbastanza acqua a causa di un danno nel tubo di raffreddamento.
2)  L’aumento di temperatura è causato dalla fusione di una parte del combustibile nucleare.
La situazione non è assolutamente sotto controllo. Alla faccia di quel parlamentare giapponese che un paio di giorni fa ha proposto di spostare la sede del parlamento a Fukushima, in modo da dare un segnale di fiducia e ripresa.

sabato 7 maggio 2011

L'enigma del solitario e l'indifferenza

Prendiamo come punto di riferimento la figura più intrigante del romanzo di Joistein Gaarder, in L’enigma del solitario, vale a dire il jolly.
Gaarder all’interno del suo romanzo descrive un isola abitata da nani (no, non è lui), i quali sulle spalle hanno un seme e un numero delle carte da gioco. Leggendo il libro però ci si accorge ben presto che questa sorta di carte animate non sono intelligenti. In senso lato non sanno chi sono, dove si trovano e da dove vengono.
Il fatto interessante è che quest’ultimi sembrano completamente disinteressati dalle origini e dal mondo che li circonda e non fanno nulla per mutare la loro condizione, ricorrendo al pensiero filosofico di Eraclito, di dormienti. L’unica cosa che sappiamo su di loro è che a seconda del seme hanno compiti differenti. Ad esempio i fiori lavorano la terra, i quadri  il vetro, i cuori fanno il pane e le picche sono forti e armate. Stop.
L’unica figura differente che emerge da questa sorta di società apatica è quella del jolly.
Fin dall’inizio Gaarder ci fa capire che la matta rappresenta la figura del filosofo, distinguendosi dal resto delle carte per il differente modo di pensare. Infatti il jolly, consapevole della sua ignoranza, aspira a conoscere più cose possibili su se stesso e su ciò che lo circonda. La grande differenza quindi con il resto delle carte è che il jolly non si accontenta. Non gli basta di vivere in quella realtà a lui ignota, ma di comprenderla il più possibile.
Torniamo a noi.
Senza dubbio Gaarder, in L’enigma del solitario, come d’altro canto in tutti i suoi romanzi, manda un messaggio dal punto di vista filosofico. L’essere umano, in quanto tale, non potrà mai raggiungere il sapere supremo, ma ha la possibilità di mutare il suo stato di dormiente interessandosi a quel miracolo che è la vita e di conseguenza a tutto ciò che lo circonda. In poche parole vuole rendere l’uomo vivo.
Questo è il messaggio che ho colto e che logicamente può variare da persona a persona.
Provando  a vedere il romanzo sotto un altro punto di vista, ovvero non prettamente filosofico, ci accorgeremo che la figura del jolly non rappresenterà solamente il filosofo, ma il cittadino. Stiamo parlando quindi di colui che si informa e che partecipa attivamente alla vita civile. Al contrario, i nani dell’isola, non chiedono e non domandano nulla a nessuno, ma si accontentano di subire l’alternanza degli eventi, sia essi positivi che negativi. Semplicemente sono coloro che non si interessano. Proprio quest’ultimi sono i più pericolosi per una democrazia, in quanto rischiano di far precipitare nel baratro un paese senza nemmeno rendersene conto. In questo caso, a chi spetta poi il compito di risollevare la situazione?
Logicamente ai jolly.





Giusto per rendere l’idea, aggiungo qualche riga scritta da Antonio Gramsci.

Antonio Gramsci
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

                                                                                          A. Gramsci

giovedì 5 maggio 2011

Bollettino da Fukushima N°3

I livelli di Cesio - 137 ( un isotopo radioattivo che si forma principalmente come sottoprodotto della fissione nucleare dell’Uranio) continuano ad aumentare nella città di San Francisco, mentre lo stesso isotopo, in Belgio è stato rilevato su un container proveniente dal Giappone. I valori rilevati superano i limiti prefissati dall’Unione Europea.
Preoccupante è la situazione delle unità N°2 e 3 della centrale, in quanto continua la fuoriuscita di fumo bianco rilasciato direttamente in atmosfera, inoltre i risultati sulla quantità di radiazioni a Fukushima, controllati dall’EPA, non sono stati aggiornati per quasi una settimana.
Intanto la televisione NHK giapponese fa sapere che il governo ha deciso di rilasciare i dati riguardo la diffusione delle radiazioni dalla centrale. Dati inizialmente censurati per paura di provocare panico.



mercoledì 4 maggio 2011

L'informazione in Italia

Quali sono i principale fattori che differenziano un paese civile e democratico da uno anomalo e dittatoriale? Sicuramente il livello culturale e il tipo di informazione.
Dal punto di vista culturale, nel 2001 risultavano circa venti milioni di italiani senza titolo di studio o in possesso della sola licenza elementare (dati presi da Wikipedia). Cifre che fanno rabbrividire. Su un campione di 25 paesi, l’Italia si colloca al 24° posto, preceduta anche dalla Croazia, Lettonia, Lituania e Slovenia. Logicamente l’analfabetismo, inutile a dirlo, è un punto a favore a chi aspira ad instaurare un regime.
Riguardo al tipo di informazione, la situazione è analoga.
Tutte le dittature del mondo, la prima cosa che fanno, è senza dubbio controllare l’informazione. In questo modo la gente può essere manipolata e gestita come un branco di pecore.
Un governo che ha il controllo, anche se non totale, delle televisioni, ha il potere di modificare o censurare tutte le informazioni che vuole. In questo modo possono essere creati problemi inesistenti o quanto meno ingigantiti, con l’unico scopo di gestire l’opinione pubblica a proprio piacimento. Analogamente, possono essere eliminati tutti quei problemi, seri, che andrebbero a minare la quiete di una nazione.

Fonte: Vadelfio http://vadelfio.splinder.com/

In parole povere chi ha il controllo su tali mezzi, ha il potere di plasmare a proprio piacimento la società, e di conseguenza, un intero paese. Ma la realtà è ben altra cosa.
In Italia tale meccanismo è parziale e non totale (anche se manca poco).
Proprio per questo, da diverso tempo a questa parte, sta avvenendo una vera e propria campagna diffamatoria, cercando di far chiudere tutti quei programmi non graditi al potere.
Come dicevo prima? Per caso vengono creati dei problemi inesistenti o vengono manipolate notizie per creare un certo tipo di opinione pubblica? Ecco. Non aggiungerei altro se non il fatto che è sotto gli occhi di tutti quello che sta avvenendo. I veri padroni dell’informazione, che attraverso la quale, si fanno passare per vittime e sottomessi al potere di quei tre, quattro programmi controcorrente. Chi vogliono prendere in giro? Lo sapete? Logicamente gli ignoranti, non solo gli analfabeti, ma tutti quelli che semplicemente non si interessano alla situazione politica, economica, culturale, ecc. del paese (figuriamoci del mondo) e che prendono per oro colato quelle quattro stupidaggini che ascoltano il televisione. Purtroppo ce ne sono molti in Italia.

Nave sbarcata in Italia con oltre 10.000 persone negli anni 90

La gente normale se lo chiede tutti i giorni del perché, in questo momento così delicato, i mezzi d’informazione, invece di parlare, tanto per fare un esempio, di cosa diavolo sta succedendo a Fukushima in Giappone (ogni tanto si può leggere un trafiletto di giornale a pagina venti, o ascoltare un servizio televisivo di un minuto), ci tengono il conto ora per ora di quanti poveracci arrivano nel nostro paese. A sentire la televisione sembra l’apocalisse, ma ci siamo scordati quando negli anni 90 arrivarono dall’Albania migliaia e migliaia di persone tutte assieme? Forse le cose peggioreranno, non lo so, ma se questa è la fine del mondo, quella cos’era? Io pretendo di essere informato su tutto. Voglio avere notizie giorno per giorno (su questo si) di cosa succede alla centrale nucleare di Fukushima. Se proprio vogliamo usare quel termine, la vera apocalisse è questa e non l’immigrazione. Purtroppo questo non avviene.
A tutto questo va aggiunto il meccanismo, studiato a tavolino, di rincoglionimento delle persone, meglio ancora se giovani. Ho parlato di questo anche nel post “Orwell e le similitudini”, ma dato l’argomento della discussione, vale la pena ripeterlo. Le nuove generazioni sono cresciute, e continuano a crescere, sottoposte a dosi massicce di idiozie, somministrate sotto forma di programmi (spazzatura) d’intrattenimento. Si è sottoposti ad un continuo lavaggio del cervello. Perché a questo servono.
Questa roba nuoce gravemente alla democrazia.
Non ho la più pallida idea di chi abbia inventato questa macchina infernale, ma so per certo che doveva trattarsi di una persona molto paziente. Questo meccanismo infatti funziona solamente sul medio lungo periodo. Quindi il procedimento di rincoglionimento viene portato a termine dopo molto tempo, questo si, ma una volta concluso si avrà la certezza di aver creato il modello ideale di cittadino. Non sa, non domanda e non si incazza.