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venerdì 10 giugno 2011

Referendum: Legittimo impedimento


La domanda che ci viene posta è " Vuoi tu abrogare la legge che permette l’impunità del tuo Presidente del Consiglio e ai ministri? "( Ovviamente di qualunque schieramento egli/essi siano). Abbiamo veramente bisogno di una risposta? Come se ciò non bastasse, la nostra Costituzione afferma che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua e religione (art.3 della costituzione).
Questo referendum non fa altro che ricordare ai vari signori che l’articolo tre della costituzione italiana non si ferma alla sola distinzione di sesso, razza e religione, ma prosegue con opinioni politiche e soprattutto condizioni personali e sociali.
Ebbene si, senza distinzione di condizioni personali e sociali. A qualcuno poteva essere sfuggito …

Senza troppi giri di parole...

Essere presidente del consiglio o ministro non può e non deve rendere una persona, chiunque essa sia, differente davanti alla legge.
Non possiamo avere 2 pesi e 2 misure.
Se così fosse dovremmo prima gettare nel cesso la Nostra Costituzione.
I Padri Costituenti hanno fatto molto per trasformare i diritti civili da diritti alla dissociazione (che qualcuno sembrerebbe rimpiangere) in diritti alla partecipazione (come dovrebbe essere oggi).
Proprio per questo motivo occorre raggiungere il 50 % + 1 degli aventi diritti al voto per rendere valido questo referendum.
Il 12 e 13 giugno non facciamoci prendere per i fondelli. Non rinunciamo alla nostra dignità di cittadini.
Questo è un referendum abrogativo ed è per questo che per cancellare la proposta di legge bisogna barrare il Si.
Ora tocca a noi, creiamo insieme il nostro futuro e non facciamoci dire cosa dobbiamo fare,  o consigliare, da chi pensa solo e unicamente ai fatti suoi.
Vota si per dire no!!!

                                                  Scritto da Igor


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