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giovedì 21 aprile 2011

La nuova era del fotovoltaico in Italia

Lo stato vuole realmente facilitare la diffusione dell'energia pulita, in particolare del fotovoltaico?
La risposta è ovviamente no, ma ammettiamo per assurdo che la risposta fosse un bel “Si”? Bene, allora per prima cosa bisognerebbe avviare un progetto serio e soprattutto a lungo termine per la realizzazione e produzione di nuovi pannelli fotovoltaici. Il resto del mondo investe e sta facendo passi da gigante in questo settore, noi non più.
Nel Bel Paese invece? Cosa sta succedendo? Beh, l’Italia è un paese strano. Recentemente il fotovoltaico ha avuto un rapido sviluppo (e vorrei vedere, siamo o non siamo il paese del sole?), ma dal momento che le cose belle non sono destinate a durare in eterno (anche se uno non ha la presunzione di volerle in eterno … ma neanche la classica toccata e fuga), ci siamo persi nuovamente per strada. Stavamo andando talmente rapidi che il governo, spaventato “dall’alta velocità”, ha preferito premere con forza sul pedale del freno. Ebbene si, invece di continuare ad investire sull’energia del futuro, hanno pensato bene di dare un bel colpo di forbice anche al fotovoltaico, facendoci superare (li avevamo mai superati?) a tutta velocità da paesi più civili di noi.
Scrivendo queste righe non riesco a non pensare alla scena del film “Qualunquemente” , quando l’anziana signora viene fatta scendere dall’autobus. Tralasciando i motivi del suo abbandono, mi viene da paragonare l’anziana all’Italia e l’autobus con le persone che salutano al resto dei paesi civili.  


Ricapitolando, la situazione è questa.
Per fare un impianto da 3 kWh ci servono più di 20.000 euro. Vi sembra poco?
Che succede. E' semplice. Secondo quelli che ti fanno l'impianto, tu spendi 22.000 euro per i pannelli, loro te li installano e ti dicono che con gli 0,49 euro a kWh che ti dà lo stato e quello che guadagni dall'Enel alla quale vendi l'energia prodotta, in 12 anni ti sei ripagalo l'intero impianto e da allora potrai realmente iniziare a guadagnare.
Purtroppo c'è un problema.
Loro dicono che in 12 anni rientri della spesa (o comunque di gran parte dei soldi), ma quei 22.000 euro iniziali li devi avere e li devi spendere di tasca tua, al massimo ti fai fare un prestito dalle banche, ma quei soldi comunque li devi restituire; poco per volta si, ma sono sempre tanti.
Seconda cosa, in Italia, io non posso consumare l'energia che produco con il mio impianto (tenendo conto che l'energia prodotta è inferiore a quella utilizzata), ma continuo a pagare una bolletta all'Enel, alla quale, però, verranno scalati i soldi dell'energia che ho prodotto e che l'Enel si è presa.
Quindi se l'Enel si prende la mia energia valutandola ad esempio 0,80 centesimi a kWh, poi me la rivende a 1,00 euro, alla fine nonostante tutto ho dato 0,20 centesimi all'Enel. Ma come, praticamente vendo la mia energia all'Enel per 0,80 centesimi per ogni kWh per poi ricomprarla (la stessa identica) a 1,00. Per loro la cosa ha senso, per me no.
Andiamo avanti.
Ti dicono che dopo 12 anni inizi a guadagnare con il fotovoltaico. In più i pannelli hanno una garanzia di 20 anni, in caso di guasto. Purtroppo, il problema è che dopo 20 anni l'impianto inizia a rovinarsi, producendo sempre meno energia. Se voglio rinnovarlo? Devi rifare tutto dall'inizio.
Ma la cosa più grave sta nel fatto che l'impianto fotovoltaico ha un piccolo componente, "l'inverter". Quanto costa questo "convertitore"? Il prezzo oscilla sui 2.000 euro, ma il bello lo sai cos’è? E' l'unico pezzo dell'impianto a non avere una garanzia e guarda caso è l'unico pezzo che si rompe facilmente e che va cambiato una volta ogni 5-6 anni. Paraculi, i pannelli che difficilmente si rompono hanno una garanzia (però guarda caso la garanzia finisce quando i pannelli iniziano a rovinarsi e allora sarebbe il caso di cambiarli), mentre l'unico pezzo per il quale avrebbe senso una garanzia, in realtà non ha nulla.
Quindi, in media 2.000 euro ogni 5-6 anni fino a 20 anni circa è la spesa da aggiungere ai 20-22.000 euro iniziali.
A tutto questo va aggiunta la parte migliore. La Burocrazia.
Eh si perché possono passare anche mesi prima che vengano rilasciati tutti i permessi per la realizzazione di un piccolo impianto fotovoltaico sopra il tetto di casa propria.
Come dovrebbero essere risolti tutti questi problemi? Semplice, finanziando seriamente la ricerca, cosa che non sta più avvenendo.
Purtroppo il motivo per cui si è deciso di non investire più nel fotovoltaico è uno soltanto. Qualcuno non ci guadagna abbastanza … e quel qualcuno non siamo noi cittadini.

Allego la splendida puntata del programma di Riccardo Iacona intitolata “Sole vento alberi” http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e9c0c5ec-688a-4f53-aefa-97c2b268b4c3.html

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