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mercoledì 1 giugno 2011

Fukushima, olio in mare e aumento della radioattività

Bollettino da Fukushima N°10.


Nella giornata di ieri, in prossimità dei reattori n°5 e 6 della centrale di Fukushima, è stata scoperta la presenza di olio in mare. Secondo la TEPCO, con molta probabilità, l’olio è fuoriuscito a causa del danneggiamento delle tubature delle due cisterne per l’olio pesante, in seguito al terremoto e allo tsunami dell’11 Marzo.
Inoltre ieri una forte esplosione è stata rilevata vicino al reattore n°4. Fortunatamente il livello delle radiazioni non è aumentato e soprattutto non ci sono stati feriti. La TEPCO fa sapere che era prevedibile una possibile esplosione a causa della rottura di un serbatoio di gas interrato.
Come se tutto questo non bastasse, lo studio effettuato da Kawata ha mostrato la presenza, in un sito a circa 25 Km a nord-ovest di Fukushima, di Cesio -137 ( un isotopo radioattivo che si forma principalmente come sottoprodotto della fissione nucleare dell’Uranio) superiore a 5 milioni di Becquerel per metro quadro. Valori che hanno raggiunto il livello di alcune “zone morte” di Chernobyl. Dalle stesse analisi risulta che in un sito a 30 Km dalla centrale, la presenza di radiazioni è superiore a 1,48 milioni di Becquerel per metro quadro.   
Per quanto riguarda la situazione del reattore n°1 dopo la fusione del nocciolo, le cose sembrano andare di male in peggio. Il livello delle radiazioni continua a salire. Siamo passati da circa 200 Sievert all’ora a 225 (è sempre bene ricordare che 4 Sievert assorbiti in una settimana da una persona causano la morte nel 50% dei casi, mentre 6 Sievert la sopravvivenza è improbabile).

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